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Parità di genere: in Italia arriva Keychange, il progetto che sta rivoluzionando l’approccio della music industry mondiale alla diversity.
In occasione della prossima edizione di Linecheck, principale musica conference italiana che avrà luogo a Milano dal 16 al 24 novembre, avrà modo di farsi conoscere un progetto che punta a rendere il mondo della musica e della discografia più inclusivo e attento alla diversità. Questo progetto è Keychange, che si auto-definisce un movimento pionieristico internazionale che vuole contribuire alla trasformazione della industria musicale incoraggiando l’assoluta parità di genere.

Il manifesto di Keychange parte dall’analisi di uno status quo decisamente sbilanciato a favore degli uomini, che oltre a guadagnare mediamente il 30% in più delle colleghe donne, rappresentano anche il 70% del totale degli artisti coinvolti in festival pop in USA e UE. Nel circuito globale di classica contemporanea, oltre l’80% dei compositori le cui opere vengono eseguite sono uomini. Il movimento internazionale a supporto di Keychange, impone agli aderenti al programma l’impegno a colmare il gap di genere entro il 2022, puntando ad un deciso 50% di rappresentatività istituzionale, manageriale ed artistica unendo partner attivi in tutti i contesti, dalla pop music alla musica classica, ai media. Investendo in talenti emergenti Keychange incoraggia nel contempo festival musicali, orchestre, conservatori, emittenti, sale da concerto, agenti, etichette.

Linecheck si è già impegna a presentare un programma di conferenze in cui almeno la metà degli speaker possano rappresentare a pieno tutti i generi e gli orientamenti sessuali e affettivi. Lo stesso farà sul lato artistico, includendo in line up almeno il 50% tra donne, persone non-binary e omosessuali.
In tre anni sono previsti 40 incontri sul tema in tutto il mondo. “Siamo contenti – spiega Vanessa Reed – che grazie a Music Innovation Hub e FIMI, Keychange approdi oggi in Italia. Linecheck ospiterà nel 2020 una delle tappe fondamentali del percorso che in 3 anni ci porterà all’obiettivo della parità di genere e ci auguriamo che come successo già negli altri Paesi, e come successo per FIMI, possano essere innanzitutto le istituzioni a supportare un programma che potrebbe rivoluzionare non solo il mondo della musica pop ma anche il mondo della musica classica e contemporanea, puntando sul nuovo protagonismo di autori, editori, imprenditori appartenenti alle categorie di genere sotto rappresentate.
La prima entusiastica adesione nel nostro Paese al progetto è stata quella di FIMI, Federazione dell’Industria Musicale Italiana, il cui Presidente, Enzo Mazza, ha dichiarato che “Il tema della diversity e dell’inclusione è sempre più sentito anche nell’industria discografica. E’ fondamentale creare le migliori condizioni perché questo settore possa continuare a crescere e prosperare grazie a tante figure professionali senza nessuna distinzione o barriera. Sono certo che iniziative come questa, alla quale FIMI è orgogliosa di dare il proprio contributo porteranno a tangibili progressi”.

“Da oggi – dichiara Dino Lupelli, direttore generale di Music Innovation Hub – ci faremo carico di coinvolgere sul tema tutto l’eco-sistema musicale italiano: una trasformazione in questa direzione è assolutamente necessaria per ampliare la portata del movimento musicale nazionale e per allinearci definitivamente agli altri Paesi. Sono infatti benvenute le nuove adesioni al progetto che porteranno i nostri operatori ad entrare in una rete internazionale di eccellenze del settore. Abbiamo già verificato un profondo interesse nel mondo dei festival, che anche a livello internazionale sono stati i primi a sostenere il progetto, ma con l’adesione di FIMI ci auguriamo si possa allargare il dibattito al mondo della discografia per poi coinvolgere tutte le istituzioni musicali italiane e prendere una posizione come filiera, includendo anche il mondo della musica sinfonica ed operistica, nostra eccellenza a livello internazionale: quando si parla di uguaglianza di genere non si solleva solo una questione di etica e giustizia sociale ma si mette in luce quale sia il fattore chiave per un maggiore sviluppo dell’intero sistema musicale che si avvantaggerebbe da una maggiore inclusività”.

“Per la quinta edizione di Linecheck, tra il 19 ed il 24 novembre 2019, abbiamo immaginato una serie di panel sul tema dell’uguaglianza di genere, all’interno di un programma che ha quale tema portante la Diversity – dichiara Irene Romagnoli, che coordina il progetto – quindi un argomento ancora più ampio di quello su cui si focalizza Keychange. La musica deve essere inclusiva e multiculturale perché da sempre sono questi i fattori di maggiore “progresso” sia sulle produzioni artistiche che nell’approccio al mercato globale”. “Finalmente anche in Italia si inizia a parlare di inclusione e bilanciamento di genere nel mondo della musica”, dichiara Sara Colantonio – portavoce di shesaid.so Italy, ramo italiano della rete internazionale di professioniste della music industry che ha avuto un ruolo fondamentale nel coinvolgimento italiano nel programma Keychange.

 

Keychange è un progetto finanziato dall’Unione Europea / Creative Europe, e gestito da una rete internazionale di partners di livello assoluto. I partner e project-leader nazionali sono: – BIME di Bilbao, principale music conference per la Spagna e l’America Latina – First Music Contact , ente di promozione della musica irlandese. – Iceland Airwaves di Reykjavik, prestigioso festival islandese – Inferno Events, promoter del Reeperbahn Festival di Amburgo, principale music conference tedesca e tra i più importanti appuntamenti B2B del mondo; – Liverpool Sound City, principale festival e conferenze per musica nuova – Musik Centrum Öst di Goteborg, associazione di musicisti in Svezia, insieme Way Out West Festival – MUTEK, Montreal principale avant-garde festival canadese – PRS Foundation, ente non profit della principale società di collecting del diritto d’autore inglese PRS for music – SACEM, società di collecting del diritto d’autore francese – Tallinn Music Week, principale music conference del baltico, Al manifesto di Keychange è possibile aderire con la sottoscrizione di un “impegno concreto” a raggiungere la parità di genere nel 2022. Ad oggi sono oltre 250 le realtà che in tutto il mondo hanno sottoscritto il documento di impegno a lavorare in questa direzione

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