DMR2018 – Informazione

In collaborazione con l’Osservatorio di Pavia

Nel corso dell’anno è stata effettuata l’analisi notizie del Tg1 20.00, Tg2 20.30, Tg3 19.00, Tg4 18.55, Tg5 20.00, Studio Aperto 18.30, Tg La7 20.00 indicizzate e archiviate nel data base dell’Osservatorio di Pavia, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017, ricodificate per temi ed eventi pertinenti comunità o persone LGBTI e tipo di fonte giornalistica.

Terminato l’iter di approvazione del DDL Cirinnà, entrato nell’agenda dei TG nel luglio del 2015 e rimasto fino all’approvazione dei decreti attuativi nel gennaio 2017, il coverage su persone e tematiche LGBTI, sempre molto basso, si riduce al 2016, ma rimane più alto rispetto al decennio precedente al 2015, soprattutto in termini di incidenza: la rilevanza delle 291 notizie nell’agenda dei TG 2017 è pari allo 0,6% vs una media dello 0,3% del decennio 2005-2014.

DMR2018 – Intrattenimento

I risultati dell’analisi sulla rappresentazione di temi e persone LGBTI nei prodotti cinematografici, televisivi, radiofonici e adv del 2017 (gennaio-dicembre). Ha preso in considerazione 782 contenuti tra serie TV italiane e straniere, programmi TV, pubblicità e film di produzione italiana. Il numero dei contenuti LGBTI è in sensibile aumento con un incremento delle serie italiane e una normalizzazione delle tematiche. Cresce anche la presenza dei temi LGBTI nella scelta delle campagne pubblicitarie delle aziende che tendono a proporre la diversità come valore.

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DMR2017 – Informazione

In collaborazione con l’Osservatorio di Pavia

Analisi delle notizie dei TG prime time di Rai1, Rai2, Rai3, Rete 4, Canale 5, Italia 1 e La7, indicizzate e archiviate nel database dell’Osservatorio di Pavia nell’arco del 2016. Su 48.581 notizie registrate nel corso del 2016, il 2,1 % (1.037) riguardano temi, eventi e persone LGBTI. La massima attenzione si registra a febbraio, in concomitanza all’iter parlamentare per l’approvazione della legge 76/2016 sulle unioni civili. Il coverage LGBTI rimane elevato il mese successivo, con la cronaca della Strage di Orlando (11/12 giugno). A luglio l’attenzione cala vertiginosamente e resta bassa per tutto il secondo semestre, con l’eccezione di novembre, quando Lapo Elkann viene arrestato negli Stati Uniti per aver finto un sequestro dopo una notte con una transessuale. La politica si conferma la fonte prevalente: il 48,7% delle notizie LGBTI è generato dalla politica contro una media del 27,9% degli 11 anni precedenti (fonte DMR 2015). La società civile, con le sue manifestazioni e le sue storie, aumenta in visibilità (è fonte di 68 notizie vs una media di 26 degli 11 anni precedenti) ma, adombrata dalla politica e dalla cronaca nera, riduce di quasi 10 punti percentuali la sua incidenza, passando dal 16,1% degli 11 anni precedenti al 6,6%

DMR2017 – Intrattenimento

Il numero dei contenuti è in linea con la ricerca relativa al 2015. Sono però aumentati i programmi televisivi (25,4% dei prodotti presi in considerazione) che hanno raccontato storie di persone LGBTI. Al di là dei prodotti che si sono focalizzati sulla questione delle unioni civili (Stato Civile) o hanno raccontato storie di genitorialità (Di fatto, famiglie), si osservano diversi tentativi di inclusione di persone LGBTI in format già collaudati (Uomini e donne, Il contadino cerca moglie). Una tendenza analoga è osservabile nelle serie TV italiane: i personaggi LGBTI hanno archi narrativi importanti (Un posto al sole, Un medico in famiglia) e sono raccontati senza cadere in stereotipi o cliché (Gomorra). Per il cinema, la ricerca rileva un discreto numero di pellicole, tra cui alcuni titoli con una grande distribuzione (L’estate addosso, Perfetti sconosciuti). Resta limitato il numero di aziende che, nel corso del 2016, ha deciso di pubblicizzare con campagne adv i propri prodotti utilizzando un messaggio inclusivo. È stata invece ampia l’attività sui social network, dove molte aziende, piccole e grandi, locali, nazionali e internazionali hanno condiviso contenuti rainbow. Il focus tematico di circa la metà dei prodotti analizzati è quello delle relazioni interpersonali: orientamento sessuale e identità di genere sono sì visti (e rappresentati) sempre più spesso come caratteristiche intrinseche dei personaggi (30,8%), ma altrettanto spesso – soprattutto per quel che riguarda l’orientamento sessuale – la narrazione si concentra sul percorso di accettazione da parte dei personaggi e di chi li circonda.

DMR2016 – Informazione

In collaborazione con l’Osservatorio di Pavia

Il 2016 segna un picco di attenzione dei TG su temi, eventi e persone LGBT. Le notizie trasmesse dai principali notiziari nazionali sono più che triplicate rispetto al 2015 (1.037 vs 320), un anno che aveva già visto raddoppiare l’attenzione LGBT rispetto al decennio precedente (con una media di 147 notizie all’anno). Determinante è l’ingresso in agenda dell’iter parlamentare per l’approvazione del DDL Cirinnà sulle unioni civili, con il dibattito politico che lo ha preceduto, accompagnato e seguito lungo i primi mesi dell’anno. Approvato il DDL a maggio, il coverage LGBT rimane elevato il mese successivo, con la cronaca della Strage di Orlando, che è avvenuta nella notte fra l’11 e il 12 giugno, e rimane in agenda per quasi 10 giorni. Poi a luglio il picco di attenzione cala vertiginosamente e resta basso per tutto il secondo semestre, con l’eccezione di novembre, quando Lapo Elkann viene arrestato negli Stati Uniti per aver finto un sequestro dopo una notte con una transessuale e il fatto diventa subito una notizia.

DMR2016 – Intrattenimento

L’analisi della rappresentazione di temi e persone LGBTI nell’intrattenimento relativa all’anno 2016 ha preso in considerazione 226 contenuti tra serie TV italiane e straniere, programmi TV e radio, pubblicità e film di produzione italiana. La ricerca si è svolta sui prodotti mediali trasmessi o proiettati da gennaio a dicembre 2016, raccolti attraverso segnalazione dal basso così da soddisfare un criterio di rilevanza. In una seconda fase, le segnalazioni sono state incrociate con quelle raccolte dal team di ricerca nel corso del monitoraggio annuale compiuto attraverso l’analisi delle notizie dei siti specializzati in tematiche LGBTI e/o in programmi televisivi o cinematografici e l’osservazione di un centinaio di pagine Facebook di associazioni LGBTI nazionali e internazionali (Diversity Media Watch).

Quest’anno la scheda d’analisi è stata arricchita inserendo per la prima volta, tra gli strumenti utilizzati, il test di Vito Russo, ideato da GLAAD nel 2013 per valutare l’adeguatezza della rappresentazione di persone e personaggi LGBTI nei media attraverso una serie di domande che ne indagano la presenza, la profondità e il ruolo. La maggior parte dei programmi televisivi (così come la maggior parte degli altri prodotti analizzati) supera il test a pieni voti.