Il progetto Media Young nasce dal bisogno di informare e sensibilizzare le ragazze e i ragazzi sulle discriminazioni in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere attraverso strumenti innovativi che permettono di promuovere il benessere nelle scuole, prevenire la dispersione scolastica causata da violenza di genere o bullismo omobitransfobico, contrastare l’omobitransfobia interiorizzata e sociale vissuta dalle/dagli adolescenti.

La scuola è un laboratorio per il futuro, un punto di partenza imprescindibile per la costruzione di una società dove chiunque possa sentirsi cittadina o cittadino a pieno titolo, indipendentemente da chi è e da chi ama.

L’esperienza quotidiana e la letteratura scientifica evidenziano che molti studenti sono attaccati a causa del loro orientamento sessuale o del loro ruolo di genere non conforme alle aspettative sociali. Tali comportamenti possono avere effetti negativi sullo sviluppo e il benessere psicologico, tra cui: disturbi post-traumatici da stress, ansia, depressione. Inoltre, diverse studi hanno evidenziato la stretta correlazione tra bullismo omofobico e rischio di dispersione scolastica.

La necessità di lavorare con adolescenti sui temi del rispetto e della non discriminazione è emersa spesso negli incontri di formazione o pubblici che Diversity ha organizzato o a cui ha partecipato. Diversity ha quindi pensato di rispondere a questo bisogno coinvolgendo alcune scuole superiori nell’iniziativa annuale dell’associazione – i Diversity Media Awards (DMA) –, rendendoli parte attiva attraverso il Diversity Media Young Award.

Un primo percorso pilota è stato realizzato nel 2016, con il patrocinio del Comune di Alba. Ad alcune scuole della cittadina piemontese, Diversity ha proposto un percorso formativo per riflettere sui meccanismi comunicativi dei mass media, illustrare la ricerca di Diversity e fornire gli strumenti per analizzare una serie di prodotti mediali. Un percorso non dogmatico sul pregiudizio e la discriminazione, che ha reso studentesse e studenti protagonisti attraverso l’analisi critica dei media.

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