A volte le cose ci succedono per caso: compriamo dischi, libri, oggetti proprio nel momento in cui ne abbiamo bisogno, senza neanche accorgercene. Personalmente ho dato un nome a questo fenomeno “Va Che Bella Roba Effect” (abbreviato VCBRE, dal leggersi Vvacch’brre).

Cinquecento Milioni di Stelle di Mabel Morri è un esempio perfetto di VCBR effect. Avevo appena fatto coming out e, come tutte le giovani ragazze che da poco navigano nel mare della consapevolezza, cercavo dei punti di riferimento, delle storie che parlassero anche di me, di quello che sono e di come mi sentivo.

 

La prima cosa che mi attrasse , sfogliando quella copia solitaria esposta su uno scaffale semi nascosto della mia fumetteria di fiducia, fu il tratto dell’artista. I disegni mi fecero pensare, in un primo momento, a quegli schizzi che si fanno sui libri di scuola, con la penna – quegli schizzi che si fanno per caso, belli ma un po’ asimmetrici.

Solo dopo mi sono resa conto che quella graphic novel di appena un centinaio di pagine era proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento: Rebecca lavora in una libreria insieme alla madre, la sua vita è composta da una routine sicura e monotona. Caterina fa la farmacista, gioca a pallavolo ed ha fatto il cammino di Santiago. Per uno strano scherzo del destino Rebecca e Caterina si incontrano e a poco a poco si innamorano l’una dell’altra.
La storia è bella, così bella che poi arrivi ad un punto e frigni pure come se avessi 12 anni, Mabel Morri mette una forza incredibile nel disegno (forse un po’ meno nei testi) e ti trasmette tanto, ti rapisce e ti getta dentro alla sua storia per poi dire “molto bene, finché non è finita tu starai qui”.

Mi ricordo che fu una sensazione proprio bella leggere quella storia che, finalmente, parlava di una ragazza che scopriva sé stessa, passo dopo passo ed un pezzo dopo l’altro, che si confrontava con i genitori e con gli amici e per la prima volta si innamorava davvero.

Cinquecento Milioni di Stelle è il fumetto 100% italiano che credo dovrebbe avere uno spazio nelle librerie di tutti noi. Sette stelle e mezzo su dieci.
Francesca Morini è un essere umano di una ventina di anni circa che studia Comunicazione, nel tempo libero legge, disegna e va a caccia di fumetti. Convinta di essere un Tyrannosaurus Rex, a niente è servito spiegarle che sono estinti ormai da millenni.