Il matrimonio egualitario spiegato… Dai bambini!

La corte suprema americana ha recentemente approvato il matrimonio egualitario in tutto il Paese.
Come in ogni evento epocale, c’è chi gioisce e chi patisce. Ciò che per molti corrisponde a un grande passo avanti nei diritti, per altri rappresenta un problema. Un problema non solo di coscienza ma anche pratico: “come lo spiego a mio figlio?”.

Ciò che queste persone non considerano, però, è che i bambini sono ancora privi delle barriere sociali e mentali di noi adulti, e la loro concezione di giusto e sbagliato è molto più libera e naturale. I bambini hanno quella capacità di arrivare al cuore delle cose ignorandone la loro forma esteriore. Ovvero, in questo caso specifico, puntano all’amore, e tifano per esso. Indipendentemente da chi lo prova per chi.

Un programma televisivo americano, il “Jimmy Kimmel Live”, ha realizzato un video nel quale vengono intervistati dei bambini che passeggiano per strada ai quali si chiede se sanno cos’è il matrimonio gay e cosa ne pensano.
Contrariamente alle aspettative di molti adulti, quasi tutti i bambini intervistati sanno cosa sono le nozze gay, e nessuno si ritiene contrario ad esse. Proprio a conferma della loro semplicità, quando a uno di loro viene chiesto: “Quando due persone si possono sposare?” la sua risposta è: “Di pomeriggio”. Egli non vede nessun altro impedimento se non quello orario.

A un’altra bambina viene chiesto cos’è il matrimonio gay. “E quando un ragazzo si sposa con un ragazzo e una ragazza con una ragazza”. “Hai ragione- dice l’intervistatore, e pensi che sia una cosa molto difficile da capire?” “Per alcuni bambini, non per me”, risponde fiera.
- “E pensi che bisognerebbe essere vecchi per sposarsi?” 
- “Abbastanza vecchi”
-“E tu vuoi sposarti?”
-“Si”
-“Quando?”
-“Quando avrò 30 anni”
.

Anche questa volta veniamo spiazzati: la bambina non accenna in nessun modo all’appartenenza allo stesso sesso come limite per potersi sposare. L’unica “riserva,” semmai, è l’età. Non si può essere troppo giovani per sposarsi. Tutto qui.
Infine a un altro bambino viene chiesto: “Puoi dirci cos’è un matrimonio gay?”
-“È quando un ragazzo sposa un altro ragazzo” risponde.
-“E può essere anche quando una ragazza sposa una ragazza?” gli viene chiesto.
-“Oh, no”
“E quello come si chiama?”
-“Lesbismo”
-“Credi che qualunque coppia possa sposarsi se lo vuole?”
-“Certo. Se lo vogliono, dovrebbero poterlo fare”.

Poco importa il nome che diamo alle cose. Lesbismo, matrimonio gay, nozze omosessuali. Quello che conta è che due persone che si amano possano stare insieme con le relative tutele, con i famosi “diritti e doveri” che ci insegnano fin dalle scuole elementari, e che ci espongono come bagaglio indispensabile di ogni uomo. Bagaglio che dovrebbe esistere indipendentemente da chi si ama.
Cari genitori preoccupati di “come spiegare a vostro figlio le nozze gay”, provate per una volta ad ascoltare, in silenzio, ciò che loro hanno da insegnare a voi.

32 anni, infermiera. Amo viaggiare,scrivere e leggere. Adoro Stefano Benni e il cioccolato, e sul comodino ho sempre almeno uno dei due. Ho due pesci rossi: Cacio e Pepe. Vola solo chi osa farlo.

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