LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA

1- ONU obbliga gli Stati ad azioni anti-omofobia

Il mancato rispetto dei diritti umani delle persone LGBTI e l’assenza di tutele contro gli abusi come la violenza o le pratiche e le leggi discriminatorie, costituiscono gravi violazioni della legge internazionale sui diritti umani. La legge internazionale stabilisce che tutte le persone hanno lo stesso diritto di vivere libere dalla violenza, dalla persecuzione e dalla discriminazione. Ed è in questo senso che questa settimana gli organismi delle Nazioni Unite hanno chiesti agli Stati di intraprendere azioni urgenti per porre fine alla violenza e alla discriminazione contro adulti, adolescenti, bambini e bambine lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. Il documento ufficiale redatto a settembre di questo anno è stato scritto in sei lingue differenti, firmato dai 12 paesi rappresentanti l’ONU e porta il nome “Ending violence and discrimination against lesbian, gay, bisexual, transgender and intersex people”.

Potete trovare il testo completo qui: Porre-fine-alla-violenza-e-alla-discriminazione-contro-le-persone-LGBTI

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2- Coming out nella Chiesa

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La vigilia del Sinodo sulla famiglia è stata scossa dal coming out del Monsignor Krzysztof Charamsa, 43 anni, polacco e residente a Roma. Charamsa ha dichiarato: “Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, con un compagno, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana”.

Charamsa è il primo religioso con un ruolo attivo in Vaticano a fare una dichiarazione simile: è ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2003, è segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana ed anche docente di teologia a Roma. Sicuramente una notizia cosi non passa inosservata alla ventata di cambiamento e coraggio che stiamo vivendo. Il coming out è lo strumento di coraggio per eccellenza e si basa sulla volontà e sulla consapevolezza di dar voce alla propria naturalezza e identità personale. Come si dice in questi casi? Alleluja!!!

3- Caiden e il vestito di Halloween

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Invece di cercare un costume da supereroe o un mostro come la maggior parte dei maschietti della sua età potrebbero fare, Caiden, 3 anni figlio di una coppia della Virginia, Paul Henson e Ashley Ramage, ha voluto provare il suo vestito per Halloween. Il vestito è quello della principessa Elsa del noto cartone Disney, “Frozen”. Ha detto Henson al quotidiano on line HuffPost: “E ‘importante che i bambini sappiano che i loro genitori siano al loro fianco. Ashley e io faremo tutto il necessario per rendere nostro figlio felice e non sottrarlo dalla sua innocenza e dalla sua fantasia.” Un bellissimo esempio di libertà di espressione e delicatezza da parte di questi due giovani genitori. Complimenti! 

4- L’ App di #Spiritday

GLAAD ha annunciato giovedi il lancio dell’applicazione “Go Purple #SpiritDay”, sostenuta da Toyota Financial Services. L’app è gratuita e permette agli utenti di prendere parte a Spirit Day, la più grande e più visibile campagna anti-bullismo per i giovani LGBT nel mondo. E’ disponibile per i dispositivi Apple e Android.

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5- Gender Neutral di Diesel

La Diesel, noto brand d’abbigliamento casual dell’imprenditore italiano Renzo Rosso, ormai si sa, non si è mai distinta per delle pubblicità “politically correct” anzi spesso ha rischiato di finire sotto accusa per diversi motivi. Recentemente è apparsa sui giornali la pubblicità di Gender Neutral di cui il marchio si fa promotore, una trovata di marketing fluido parecchio irriverente che si fa combattente di una falsissima teoria dell’ideologia gender, tanto forte in questo periodo e spauracchio italiano.

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