Quando ho visto per la prima volta l’intervista di Diane Sawyer a Caitlyn Jenner (precedentemente conosciuta con il nome di Bruce Jenner) mi sono commossa molto. Ho avuto il privilegio di assistere insieme a tutti voi del resto, a un momento storico per le persone transgender; il momento in cui la loro storia è stata finalmente annunciata e raccontata a un pubblico molto vasto (e con questo non voglio dire che sia stata la PRIMA volta e nemmeno la MIGLIORE, anzi).
No, oggi non parlerò di questa bellissima intervista, ma di un road-movie del 2005 dove Felicity Huffman interpreta una donna transessuale: Transamerica.
Si tratta di una commedia degli equivoci, raffinata e allegra che racconta con disarmante semplicità quale sia la realtà di una persona che decide di intraprendere un percorso di transizione per cambiare sesso. Non mi riferisco al fatto che Bree debba attraversare metà degli Stati Uniti per recuperare il figlio tossicodipente – che nemmeno sapeva di avere – finito in carcere per prostituzione, ovviamente, ma alla sfida che deve affrontare con gli altri, con la sua famiglia, ma prima di tutto con sé stessa – il fulcro del film, dopotutto.

 

Transamerica ci permette di guardare a questa sfida da un punto di vista differente, Bree non è mai una vittima, lotta per ciò che vuole e per quello che ha sempre desiderato diventare, affronta ogni difficoltà con uno spirito e una forza d’animo davvero invidiabile.
E quindi ho ripensato a quella bella intervista a Caitlyn Jenner. Ho pensato alla forza di una persona che si porta sulle spalle tutto questo peso per tutto quel tempo, di quanta energia e volontà si ha bisogno per ottenere il coraggio di essere semplicemente ciò che si è?
Transamerica è un bellissimo filmino che ci insegna in un modo divertente e poco impegnativo cosa possa voler dire sentirsi liberi di essere felici. Caitlyn Jenner è una donna estremamente coraggiosa perché ha capito che non si trattava semplicemente di vivere la sua felicità, ma anche di raccontarla pubblicamente a tutti noi e a centinaia di donne e uomini che non aspettano altro che prendere il coraggio per cominciare ad essere felici o per raccontare anche loro una storia, ad alta voce così che tutti la possano sentire.

La voce di Caitlyn si va a sommare a tutte quelle delle altre persone transessuali che prima di lei hanno deciso di camminare a testa alta e spiegare a tutti nessuno escluso, che dolore si provi nel non riconoscersi davanti a uno specchio, ma soprattutto la gioia immensa che esplode nel petto quando invece il riflesso che ci restituisce corrisponde esattamente a chi vorremmo essere.
Sono voci importanti, voci che tutti dovremmo ascoltare e comprendere.
Iniziate guardandovi Transamerica e facendovi due risate, ad esempio.

Settestellesudieci.